Il primo evento post estivo del 2005 passa sotto il nome di “Howl” letteralmente “Urlo” ed la terza fatica dei californiani Black Rebel Motorciclye Club. Per il trio statunitense, dato prossimo allo scioglimento dopo un lungo periodo di silenzio caratterizzato, prima dall’allontanamento del batterista Nick Jago poi rientrato, e poi dalla rottura con major discografica Virgin, è tempo di risorgere dalle ceneri e lo fanno con il loro solito stile inatteso, spiazzante e irriguardoso. Il cuore nero dei motociclisti lascia spazio ai sentimenti e alle parole, e allora via il garage-dark del passato per orizzonti piu folk, blues e rock’n’roll. Il coraggio nel cambiamento di rotta porta notevoli vantaggi e realizza un album straordinariamente compatto, sentito e profondo. Dalla maestosa e cupa rievocazione di Lou Reed nella title-track “Howl” (voto cinque stelle), passando per il più leggero blues di “Ain’t No Easy Way”e per la beatlesiana “Still Suspicion Holds You Tight”. Si raggiunge la vetta con “Weight Of The World” una sorta di “One”(U2) in versione semiacustica (qui le stelle potrebbero non bastare), si chiude con il folk-rock dylaniano di “Devil’s Waitin” e “Complicated Situation”. Che la stoffa ci fosse lo si sapeva, ora lo hanno anche dimostrato.
Black Rebel Motorcycle Club – Howl
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mitici i BRM, l’album è una bomba…sarebbe da andarli a vedere!!!
grazie Carlo!