“Supermassive Black Hole” ovvero il singolo-antipasto di quello che sarà il nuovo album dei Muse, atteso per il 30 giugno, con il titolo: “Black Hole And Other Revelations”. Il nuovo tour mondiale del trio inglese inizierà con un’anteprima speciale in Italia: il 7 giugno al Rolling Stone di Milano, l’unico club show del 2006. “Supermassive Black Hole” lascia all’ascoltatore un sapore agro-dolce, condito dalla sensazione di trovarsi difronte ad un perfetto format da hit-radiofonica, (cosa che farà subito storcere il naso ai fans più ortodossi). Prodotto funky-dancing, di gradevole impatto, che rimane volutamente lontano da ogni curva tortuosa, da ogni sobbalzo imprevisto. Viaggio con tutti i confort, certo va detto, non sembrano i Muse, almeno quelli conosciuti fino ad oggi. Falsetti “anomali” per lo stile e la voce di Matt Bellamy, verrebbe da dire “ma questo è Prince?!” considerando anche il passato, vedi “Butterflies and Hurricane” tanto per fare una citazione non lontana nel tempo. Non resta che sperare che questo “Supermassive Black Hole” non sia la cartina di tornasole per il nuovo progetto, ma anzi al contrario spero sia il classico brano di avvicinamento per neofili, tutto concentrato sul dance-mood alla Franz Ferdinad, per poi scoprire, magari, che la sostanza sia ben altra. Se proprio è in arrivo un cambiamento di rotta, occorre agurarsi una virata verso i Queen piuttosto che Prince.
blog di buona musica
“Se proprio è in arrivo un cambiamento di rotta, speriamo di virare verso i Queen piuttosto che Prince. ”
speriamo! sono curiosa, non ho ancora sentito nulla dell’ultimo lavoro dei muse, ma in linea di massima le loro canzoni che hanno dominato le classifiche sono quelle che meno ho apprezzato, quindi se dici che il format è quello da hit mi viene un po’ da storcere il naso ..
speriamo bene! 🙂
Sicuramente non siamo più ai tempi di Showbiz, ma i Muse hanno stoffa da vendere e tutto sommato credo che non deluderanno neanche questa volta.
uhm… io li trovo insopportabili!! ://
addirittura isopportabili…magari il modo di cantare può non piacere, ma musicalmente compongono ottime melodie. Ho notato, che i Muse sono uno di quei gruppi che dividono molto, raramente lasciano indifferenti; vengono amati oppure odiati, e questo accostamento di solito appartiene soltanto a chi ha saputo creare un suo stile, ben preciso e riconoscibile. Per assurdo reputo “migliore” un gruppo magari insopportabile rispetto ad uno che mi lascia indifferente.
ciao!*interessante qui..
stiamo cercando blog della nostra zona (macerata) e magari anche qualche inviato che collabori con noi..
se ti piace il nostro progetto fai un salto 🙂 e magari si può collaborare..
ciao ciao
e ancora complimenti!