Il Buono, il Cattivo e la Regina, perfetta colonna sonora di un moderno western, ambientato in una fumosa Londra 2007, dove i vocaboli che ne fanno da padrone sono “cinismo” e “disincanto”. Immagini e fotografie dell’ennessima poprevolution voluta dell’imprevedibile ed eclettico Damon Albarn. L’artista inventore dei “Blur” prima, e dei “Gorillaz” poi, stavolta si é superato plasmando un progetto che è “ambient music” e “pop” al tempo stesso, modernità elettroniche e passato fatto di raffinate sfumature strumentali. Attorno ad Albarn una superband senza precedenti che può contare su musicisti del calibro di Paul Simonon, bassista leggenda dei Clash, sulla chitarra dell’ex Verve Simon Tong, suntuoso tributo britpop, e sulla batteria dell’afro beater Tony Allen, roba da non credere. Dentro il contenitore, la musica, che è deliziosamente definita, nelle dodici tracce che la compongono nessun ritornello da “top of the pops”. Questo è un terreno polveroso, da spaghetti western si era detto, un terreno dove non ci sono classifiche da scalare, ne tantomeno necessità di dimostrare nulla, sono in vigore altre leggi, agli altri l’ingrato compito di adattarsi per tenere testa al confronto. In questa “mappa del tesoro” seguite bene le indicazioni che portano a “Green Fileds”, “Three Changes” e a “Kingdom of Doom“; non potete sbagliare. La celebre “London’ Burning” dei Clash targata 1977, è tornata a quasi 30 anni di distanza. Una “Londra in fiamme” si mostra in copertina; questa la visione della società moderna seconda i Good ,The Bad and The Queen. Disco meraviglioso.