blog di buona musica
Dalla piccola isola New Zeland dell’oceania dopo i già citati, the Veils, arriva anche questa fanciulla di origini maori e cinesi. Dopo essere stato in patria per ben sei volte disco di platino, sbarca anche in europa il suo “Beautifull Collision”, pop raffinato e elegante, mixato dal famoso ingegnere del suono Michael Brauer, curatore di progetti come quelli di Coldplay e New Radicals, e dove si vede la partecipazione speciale dell’amico e compagno Neil Finn (Crowded House, Split Enz) in tre tracce dell’album, nell’ordine “Something Good”, “The Be All And End All” e “Listening For The Weather”. Voce particolare, sentimentale e romantica, provare per l’acquisto “When i see you smile”
Dopo lo splendido debutto di Joss Stone siamo di nuovo qui a celebrare un altra promessa targata Uk in arrivo da Londra. La ventenne Amy Winehouse, presenta il suo “Frank” questo il titolo dell’album, soul-urbano con molte derive nel jazz e anche nel rhythm & blues. Stupisce per la varietà e la profondità dei contenuti, tutta l’imprevidibilità che solo il jazz puo offrire si mescola con sonorità e accorgimenti estramemente moderni. Una voce quella di Amy che sa essere morbita, vellutata e sfuggente ma al contempo ricomporsi in tratti decisi e marcati lì dove la canzone impone toni piu malinconici e ombrosi come nella splendida “What is it about you men”(consigliatissima) e nella accattivante “October song”
Un album “anacronistacamente” bello. Se due indizi fanno una prova allora Liverpool dopo aver ridato segnali di vita con i Coral segna un passo decisivo con gli Stands e si puo parlare di una “nuova” scena tutta basata su sonorità che si credevano ormai messe nel cassetto. Qui l’elettronica non è mai arrivata e non arriverà mai, sembra di piombare d’incanto alla fine degli anni 60, suoni colori e rumori country-rock, armonica e chitarra che si abbracciano “All years leaving” che emozione, neanche il tempo di riprendersi ed ecco affacciarsi il primo r’ n’ beat alla Beatles o meglio alla Lenon