Capita di rado, che per qualche strano destino si decida di autoprodursi un disco, in questo caso un e.p., non destinato in alcun modo nè alle classifiche, nè alle vendite, ma soltanto per il gusto di farlo e di venderlo nei concerti a pochi intimi (tiratura 1000 copie). Siamo contenti che il personaggio in questione sia proprio Colin Meloy, eclettico e teatrale songwriter dei Decemberists che già ci aveva abituato ad estreme peripezie artistiche con composizioni che si avvalevano di ogni sorta di strumentazione immaginabile. Oggi quanto mai spiazzati lo ritroviamo come un fanciullo qualunque a strimpellare sei omaggi a quel Morrissey che da Smiths e non
blog di buona musica